Ancora doveva nascere e già riceveva un premio. Lo scorso 23 febbraio, sul palco dell‘Italian innovation dayospitato dall’università di Berkeley, in California, sono salite Elena Favilli e Francesca Cavallo [a sinistra nella foto], rispettivamente amministratore delegato e direttore creativo di Timbuktu Labs, la start-up che hanno poi fondato, sull’onda di questo successo, nel maggio del 2012 e che realizza una rivista per bambini pensata per essere visualizzata sui tablet iPad.
«La tesi di Elena, che si è laureata in Semioticaall’università di Bologna, era dedicata al tema nei nuovi media e giornalismo e si occupava della realizzazione di un magazine innovativo per iPad», racconta alla Repubblica degli Stagisti Francesca Cavallo, «io sono sempre stata appassionata di pedagogia (nonostante una laurea in Scienze della comunicazione alla Statale di Milano, ndr); dal nostro incontro il progetto ha preso la strada di un magazine per connettere grandi e piccini». Perché Timbuktu è esattamente questo: non si tratta semplicemente di un giornale per bambini che, adeguatosi ai tempi, non si trova in edicola ma si scarica gratuitamente dall’Apple store. Questa rivista, pubblicata esclusivamente in inglese, prende spunto dall’attualità per raccontarla ai bambini, combinando elementi puramente ludici ad altri di natura educativa, nella convinzione che i bambini imparino divertendosi. Non solo: a differenza dei tradizionali videogiochi, questo strumento è pensato per essere visualizzato insieme da genitori e figli. Tanto che lo slogan che accompagna le presentazioni del progetto è «Timbuktu makes family the coolest place to be». Ovvero, grazie a questo magazine, la famiglia è il posto più bello che c’è. [continua a leggere..]
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